Chiese minori Cappele e Congreghe

Numerose erano le Cappelle, o chiese minori, e gli oratori anche privati:

  • CHIESA DEL CUORE DI GESU - Era una rettoria dotata di trenta moggia di terreno la-sciato con testamento del defunto sacerdote don Antonio Pezzella. Possedeva una casa attigua composta di 10 vani ed un'al-tra di 8 vani.
  • CAPPELLA DI SANTA LUCIA, ove era installata la congrega di San Francesco Saverio.
  • CAPPELLA DI SAN ROCCO con la congrega omonima.
  • CAPPELLA DELLA MADONNA DEL CARMINE con la congrega del medesimo nome.
  • CAPPELLA DI SAN FRANCESCO SAVERIO in via S. Lucia.
  • E' riportata nella Santa Visita di mons. Antonino De Luca, una cappella dedicata anticamente allo Spirito Santo che, volgarmente, veniva detta del Lupo, la quale fu interdetta nel 1837. II Vescovo ordinò ai monaci benedettini della chiesa di Capua (ai quali la cappella apparteneva) di aggiustarla; ma questo non fu fatto, per cui fini di rovinarsi.
  • Esistono ancora tre oratori privati: quello del Canonico Coppola Francesco, del Sacerdote Corvino Alfonso e degli eredi di Coppola Mattia.

LE  CONGREGHE
Congrega di Carità, il cui statuto organico venne approvato con Regio Decreto del 25 novembre 1869.
La Cappella della Beata Vergine dei Sette Dolori veniva amministrata dalla congrega di Carità, in forza di un R.D. del 15 novembre 1869.
In forza dello stesso decreto veniva anche amministrata la cappella del Purgatorio, la cappella del SS. Rosario, la cap­pella del SS. Sacramento. La Congrega della Visitazione di San Francesco Saverio, il 30 novembre 1768, ottenne il Regio assenso sulle regale, e, mancando su quello della fondazione, nel 1858 chiese la sanatoria, che venne accordata con R.D. del 29 ottobre 1859. Lo scopo di questa congrega erano le pratiche religiose.
Della congrega di S. Antonio di Padova non abbiamo rinvenuto alcun cenno storico.
Congrega di San Rocco. Le regole furono approvate nel 1898 e lo scopo consisteva in opere di culto.