Introduzione agli eventi

Prefazione
Il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in quella che sarà poi definita la Prima guerra mondiale.
Scoppiata come guerra di breve durata, finì col diventare un conflitto di dimensioni mondiali, lungo ed estenuante, una guerra di posizione combattuta nel fango delle trincee, un’immane carneficina che mieté milioni di vittime.
Ultima delle guerre del passato e prima delle guerre moderne, vide l’impiego di nuovi e più sofisticati strumenti di morte: carri armati, mitragliatrici, gas asfissianti, aerei da combattimento…
Anche da Casal di Principe, come dal resto d’Italia, nel 1915 partirono tanti giovani per combattere questa guerra di cui, ai più, sfuggivano le cause e le ragioni. Ma se la Patria chiamava bisognava obbedire e loro lo fecero. A cosa andavano incontro, però, davvero lo ignoravano: sofferenze, stenti, pericoli di ogni tipo in un ambiente così diverso da quello in cui erano vissuti. Si batterono con fermezza e coraggio e molti tornarono salvi e pluridecorati. Per altri, invece, ad attenderli ci fu la morte e in tanti perirono in com- battimento sui monti del Carso e sull’Isonzo, negli ospedali da campo, nei campi di prigionia tedeschi ed austriaci o, al ritorno, per malattie contratte al fronte.
Ben 105 i nostri compaesani caduti nella Grande guerra, in maggioranza giovani tra i 19 e 30 anni. Un tributo alto di vite se si pensa che, all’epoca, Casal di Principe era un paese di circa 5.000 abitanti. Rinvenire tutto questo è stato possibile grazie al lavoro paziente e meticoloso del Primo Maresciallo Luo- gotenente Cav. Luigi Diana che, nell’ambito del progetto “Il tempo e la memoria: Casal di Principe e il Novecento”, ha rovistato negli archivi militari riportando alla luce non solo i nomi di tutti i nostri caduti (molti di più dei 67 riportati dalla lapide apposta nel 1920 sul lato destro della torre campanaria) ma anche le loro generalità, i luoghi e le circostanze della morte. Così a cento anni di distanza, nell’anniversario dello scoppio della Grande guerra, possiamo finalmente rendere omaggio a questi nostri generosi concittadini che hanno sacrificato la vita per il nobile ideale di servire la Patria e che sono morti lontano dai loro cari, dalle loro case, dal loro paese dove non sono tornati neanche per riceve una degna sepoltura.
Dal loro sacrificio giunge a tutti noi un monito contro le guerre che ancora insanguinano il nostro pianeta perché, come ebbe a scrivere Renato Serra nel 1915: “La guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati…
Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage? Quando i morti, i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle e l’erba sopra sarà tenera, lu- cida, nuova, piena di silenzio al sole della primavera che è sempre la stessa? (R.Serra “Esame di coscienza di un letterato” in “La Voce” 30/04/1915).
Una vecchia lezione. Purtroppo ancora da apprendere.

Marisa Diana
(Assessore alla Pubblica Istruzione)



“ Il mondo di Ieri esiste solo quando qualcuno lo ricorda Oggi.” – Juan Villoro

Premessa
Il ricordo e la memoria
In occasione del centenario dell’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale e del progetto “IL TEMPO E LA MEMORIA: Casal di Principe e il Novecento” promosso dall’assessorato alla P.I. del Comune di Casal di Principe e dalla Pro loco, con l’intento di recuperare la storia, le tradizioni e i valori del popolo casalese nel Novecento, ho rafforzato in me il desiderio di ricordare tutti i figli nativi della nostra Casale, giovani militari caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Un lavoro effettuato con moltissima pazienza, con infinita passione, con sensibile accor- tezza e, soprattutto, col senso dell’obbligo morale della memoria, nell’intento di testimo- niare le vicende e le traversie di uomini di Casale che hanno sacrificato ciò che di più caro avevano – famiglia, affetti, amici e la loro vita – per combattere per dei nobili ideali.
Il lavoro ricorda le cruente battaglie dove hanno combattuto i nostri soldati, il numero esagerato dei mobilitati, dei morti e dei dispersi, i luoghi di commemorazione (Cimiteri e Sacrari), il Milite Ignoto, i prigionieri e campi di prigionia, il servizio sanitario per i moltis- simi feriti e malati, le onorificenze militari per le tantissime medaglie ricevute.
Le famiglie di Casal di Principe seppero affrontare con coraggio, dignità e orgoglio, le av- versità, i disagi e i vuoti che si crearono con la perdita dei loro cari.
Lo studio è stato condotto con non poche difficoltà, non per mancanza di fonti “esiste una vasta bibliografia sulla Prima Guerra Mondiale”, ma per le molteplici incongruenze e incompletezze riscontrate in alcuni documenti che riguardano i nostri Caduti.
Questo volume è un invito alla memoria e si rivolge principalmente alle giovani generazio- ni, ai discendenti dei Caduti, vuole ricordare chi, grazie alle sue azioni, ci ha permesso di vivere in un mondo democratico e civile.

Cav. Luigi DIANA

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