Nomi, cognomi e contranomi

(a cura dell’avvocato Alessandro Diana)
A Casal di Principe, da tempo immemorabile, vige l’usanza di identificare le persone non solo attraverso il nome e il cognome ma tramite il “contranome” cioè un soprannome dato, in origine, ad una persona che lo ha poi trasmesso all’intero gruppo familiare.
E’ proprio il “contranome” che, spesso, permette di distinguere una persona da un’altra, di descrivere i vari rami di una famiglia.
Questa usanza di identificare le persone tramite i soprannomi, trova corrispondenza nell’antica Roma dove, sul finire del I° sec. a.C., l’utilizzo fu addirittura istituzionalizzato.
Ogni romano all’epoca possedeva, infatti, “tria nomina” (tre nomi): praenomen, nomen, cognomen, cioè: un nome proprio (praenomen), il nome della famiglia (nomen) e un soprannome (cognomen).
Il “cognomen”, nei tempi antichi, era individuale e poteva essere anche un “nomignolo” poi divenne ereditario e serviva a distinguere i vari rami di una medesima famiglia (gens) o ad identificare specifiche personalità.
Così = Marco Tullio Cicerone si chiamava “Marco” di nome, apparteneva alla gens “Tullia” e aveva l’appellativo di “Cicerone” a causa di un antenato che aveva un grosso neo (“cicero” in latino) sulla punta del naso.
Caio Giulio Cesare era “Caio” di nome, della gens “Giulia” del ramo che veniva soprannominato “Caesar” perché un avo era venuto al mondo non per vie naturali ma attraverso un taglio (caeso) sul ventre materno (da qui “taglio cesareo”).
E potremmo continuare con innumerevoli esempi ma, tornando a Casal di Principe, la ricerca ci ha portato ad identificare 270 contranomi. Sicuramente ne saranno sfuggiti alcuni. Invitiamo, quindi, chiunque  abbia informazioni in merito a contattare il gruppo di lavoro per eventualmente aggiornare ed integrare l'elenco.

Nel menù laterale destro proponiamo la lista completa e la possibilità di cercare i contranome partendo dal cognome.