Due Santi in cerca di identità

Capitolo II
DUE SANTI IN CERCA DI IDENTITA’
1. L'immagine attuale

L'immagine che attualmente si presenta agli occhi dell'osservatore non è più quella originale, che era dipinta su lastra di legno, ma una tela della fine dell'Ottocento, del pittore Maldarelli, dove un vasto spazio al di sotto della immagine di Maria, ci mostra due Santi, S. Leonardo e S. Donato.
Poiché ho sentito più volte chiedere chi fossero quei personaggi, uno a destra della Madonna, vestito da domenicano, e l'altro a sinistra, con la mitra e le insegne pastorali, cercherò di esporre i risultati della mia ricerca sulla vita e l'opera dei due Santi esponendo, possibilmente, anche i motivi della loro scelta, tra tanti altri Santi più noti e popolari. C'erano per esempio, S. Rocco, S. Mauro, S. Francesco Saverio e S. Lucia, titolari anche di Sacre Congregazioni e tanti altri Santi, il cui culto era notevolmente sviluppato a Casale. Come mai sono stati scelti loro? Come mai si è preferito un santo francese ad uno di casa nostra? E sarà proprio S. Leonardo e non piuttosto S. Vincenzo Ferreri come sostengono alcuni?
Prima di avventurarci nel racconto della vita di questi due Santi, che sicuramente riuscirà a chiarirci, almeno in parte, le idee, dobbiamo segnalare, per motivi di cronaca, l'esistenza di un altro quadro della Madonna, situato nella chiesa di S. Audeno, in Aversa e detto dal popolo “ Santorino” che sembra avere gli stessi personaggi e le stesse caratteristiche. In realtà come ci ricorda il Ferro1, ci sono parecchie differenze, in esso il Bambino Gesù è rivolto a sinistra invece che a destra come il nostro, e inoltre, ha il capo coperto dal manto della Vergine. C'è un Santo Vescovo inchinato verso il Bambino, e un Santo monaco, ma in posizione inversa rispetto a S. Leonardo e S. Donato.  Probabilmente tra i due quadri non esiste alcuna relazione, se non l'uso invalso di rappresentare la Madonna e il Bambino insieme con i Santi.
Sarà, comunque, utile conoscere le tappe fondamentali della vita dei nostri due Santi, al fine di inquadrarli nella loro realtà storica e giustificare la loro presenza nel  quadro di Casale.